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1 maggio 2012

Viaggio nel tempo: Ferrari Testarossa


   L'auto Miami. Sole. Palme. Ragazze in bikini. Rayban sugli occhi. Stare seduto su uno dei comodi sedili della Testarossa. Un sogno.

Quest'auto viene presentata nel 1984 al Salone dell'Automobile di Parigi come sostituta della 512BB. La vettura diventa in poco tempo un successo; non si fa altro che parlare di questa "berlinetta" stravagante che cerca di appagare i tradizionali acquirenti Ferrari ma nel contempo di attirare gli sguardi degli estimatori delle opulenti Lamborghini.
Era un'auto che non passava certamente inosservata principalmente per la musica del suo 12 cilindri ma anche per il design eccentrico con le vistose griglie laterali, con una larghezza esagerata e con le luci posteriori integrate in una serie di barre orizzontali.
Il motore della prima serie era un 4.942 cc con 12 cilindri boxer. Fu l'ultimo di questo tipo ad equipaggiare una Ferrari di serie. Erogava una potenza mostruosa di 390 cavalli ed era in grado di arrivare ai 100 km/h in circa 5 secondi. I consumi erano sovrumani: 23.7 l/100km in urbano.
Una curiosità riguarda lo specchietto retrovisore che nella prima versione era posto a metà del montante, in modo da migliorare la visibilità posteriore, molto scarsa a causa del minuscolo lunotto. Questa scelta di design non fu molto riuscita, infatti nel 1986 si passò ad una tradizionale soluzione con 2 specchietti alla base dei montanti.


Dopo ben 8 anni, nel 1992 al Salone di Los Angeles viene presentata una versione rivisitata della potente rossa, la 512 TR. Le modifiche riguardavano soprattutto gli interni e la parte meccanica che viene profondamente modificata. Il propulsore infatti eroga adesso 428 cavalli e viene inoltre fornito come optional il sistema ABS disinseribile.





Il canto del cigno della Testarossa arriva nel 1994 con la 512 M. Numerose modifiche meccaniche ed esterne anticipano l'erede 550 Maranello. I fari a scomparsa (soggetti a guasti) vennero sostituiti da tradizionali fari in plexiglass, la griglia posteriore non era più presente e il motore ora erogava ben 440 cavalli. La potente vettura modenese riusciva ad arrivare ai 100 km/h in solo 4.6 secondi grazie anche al peso ridotto che sfiorava i 1400 kg, quanto una moderna utilitaria.
Quest'ultima edizione è una delle versioni tutt'ora più ricercate dai collezionisti per l'esiguo numero di auto prodotte (solamente 500)

   Prezzi La punta del diamante della produzione della Ferrari si faceva pagare molto. Pensate che nel '86 mentre una Fiat Panda 750 Super costava circa 8.000.000 delle vecchie lire, per acquistare una Testarossa era necessario firmare un assegno di ben 177.675.000 lire.

Questa Ferrari è una senatrice del mondo dell'automobile e ha contribuito a creare e rafforzare il mito della casa Italiana rimasta indiscussa regina delle auto sportive, sia nell'ambito del design, sia in quello della meccanica.

Buon I maggio!


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